Nella scelta del pavimento in vinile occorre tenere presente a quali sollecitazioni questo sarà sottoposto e di che tipo.
I pavimenti in PVC sono di tantissimi tipi e vengono anche venduti a bobine o rotoli ma in genere per destinazioni differenti da quelle ad uso abitativo. Qui prendiamo in esame pavimenti in lastre o doghe, perché sono in genere quelli utilizzati nell’arredo di interni.
La classe di utilizzo: destinazione d’uso
La classe di utilizzo o uso è un indice da tenere in considerazione: viene assegnato in base alla destinazione d’uso del pavimento vinilico secondo i parametri DIN EN 685.
I numeri che vanno dal 21 al 23 indicano i pavimenti in PVC per il settore d’uso residenziale.
Dal numero 21 al 31 quelli per il settore commerciale.
dal 41 al 43 quelli per il settore industriale.
A titolo esemplificativo, la classe d’uso 23 è idonea a zone molto trafficate di un’abitazione come l’ingresso e la cucina, mentre una classe 33 è indicata per il settore business, in particolare per le aree ad alta frequentazione come i grandi magazzini o le aule.
Lo spessore
Anche lo spessore del pavimento vinilico ha la sua importanza. Più alto è più il pavimento in genere è di qualità, resisterà meglio al calpestio, rimarrà più stabile, non andrà incontro a deformazioni.
I pavimenti in PVC destinati ad uso abitativo sono composti da più strati e per questo sono detti eterogenei.
Il primo strato, detto “d’usura” è ciò che determina la resistenza del pavimento in vinile ai graffi, ai segni, alle abrasioni. Anche qui maggiore sarà questo rivestimento maggiore sarà la sua resistenza.
Si parla comunque di misure molto ridotte, nel range di pochi millimetri, che non importano in ogni caso, anche scegliendo il più alto (come spessore di lastra e strato d’usura), alcun lavoro particolare di adattamento di porte o portefinestre.
Dove usare un pavimento vinilico
Le condizioni dell’ambiente influiscono sulla scelta della tipologia di pavimento vinilico.
Se si tratta di zone molto illuminate, esterne, o con precedente pavimento che incorpora un sistema di raffreddamento o riscaldamento, la scelta di un sistema ad incastro e di buona qualità è pressoché d’obbligo.
Il pavimento in PVC può benissimo esser destinato ad ambienti umidi quali i bagni o anche le cucine.
Non è adatto invece ad ambienti che hanno problemi di umidità che risale dal pavimento: in questo caso tenderebbe a fermarsi tra superficie e tappetino, sotto la parte calpestabile e per eliminarla occorre smontare la parte di doghe o piastre interessate.
Per lo stesso motivo in caso di perdite d’acqua (lavatrice, sanitari etc etc…) è bene non solo raccogliere e asciugare subito l’acqua ma anche controllare che non si sia infiltrata attraverso le giunture (se si tratta di un pavimento a click).
Colori e tipi di pavimenti in PVC
I pavimenti vinilici VLT rigidi offrono davvero un’ampia gamma di possibilità di scelta in termini di colori ed effetti materici e questo è certamente uno dei suoi tanti vantaggi.
In base allo stile pensato per la propria abitazione, si potrà scegliere l’effetto legno in tutte le sue varianti od optare per realizzazioni che riproducono i tessuti, il metallo, il cemento o ancora la resina.
Grande successo stanno ottenendo i pavimenti in vinile che riproducono le ceramiche cementine: esagonali, floreali, geometriche sono davvero tante le scelte possibili.
Il vinile è in grado di riprodurre l’effetto della ceramica e, soprattutto per ambienti quali i bagni, se non si vuole optare per il pavimento in vinile effetto legno, è una scelta che può presentare indubbi vantaggi. Uno tra tutti: la minor difficoltà di pulizia delle fughe, che possono anche essere del tutto eliminate.
Quanto costa un pavimento in vinile
Il costo di un pavimento vinilico dipende, come sempre, dalla sua qualità e si può partire da prezzi estremamente bassi, circa sui 10€\mq per salire oltre i 40€\mq per pavimenti davvero molto particolari.
Si tratta di pavimenti comunque meno costosi rispetto al legno o ai cosiddetti materiali nobili.
Nella valutazione incide molto lo spessore, la classe d’uso, se è antistatico o meno, la qualità della grafica, il tipo di posa.
Un pavimento in vinile autoadesivo ha un costo inferiore rispetto a quello a click, per esempio.
Così come un pavimento ad incastro certificato antistatico, antibatterico e pet friendly avrà un costo maggiore rispetto a un pavimento a click che non ha queste caratteristiche.
Per questo motivo è sempre consigliabile leggere con attenzione le schede tecniche del prodotto che si andrà a scegliere.